Marcello Chiarenza, nato in Sicilia nel 1955, laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, da decenni opera nel campo della figurazione simbolica e della drammaturgia della festa, nei diversi ruoli di scultore, pittore, scenografo, conduttore di laboratori, autore e regista teatrale.
Si è occupato di istallazioni, percorsi figurativi all’aperto e al chiuso, allestimenti teatrali e di piazza. Ha lavorato in molte città italiane e all’estero, nei parchi naturali, in riva ai fiumi e ai laghi, in riva al mare e in montagna, nei centri storici, nelle piazze, nei castelli, nelle chiese.
I temi che predilige sono interni al corpo simbolico dell’anno solare, agli elementi della natura, al ciclo delle stagioni. Sono temi che scaturiscono dalle immagini custodite dal respiro del tempo, dalla memoria spirituale che storia delle religioni e psicologia del profondo studiano, emergono dai miti e dalle fiabe, dal linguaggio immortale che continua a parlarci attraverso le forme dei simboli.
Dal 1985 al 1999 e stato oltre che co-fondatore, anche regista e scenografo del Laboratorio degli Archetipi di Lodi, importante centro di ricerca sulla drammaturgia simbolica, realizzando almeno trenta grandi eventi unici in altrettante piazze italiane con il coinvolgimento di migliaia di ragazzi, bambini, attori e musicisti in scena.
Chiarenza ha lavorato in qualità di drammaturgo, regista e scenografo con i maggiori gruppi italiani di teatro di prosa, opera e teatro ragazzi quali il Teatro Stabile di Torino, Accademia Perduta di Ravenna, Assemblea Teatro di Torino, il Teatro Archivolto di Genova, la Biennale Teatro di Venezia, Elsinor di Milano, il Teatro Doninzetti di Bergamo, Pandemonium Teatro di Bergamo, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Comunale di Modena, l’Arena del Sole di Bologna, Teatro del Buratto di Milano.
Nel 2007 ha firmato testi, scene, luci e regia dell’opera lirica Il principe granchio per conto del Teatro Comunale di Modena.