La storia della Lamborghini Miura
Jota è conosciuta: il collaudatore
Bob Wallace e l’ingegnere Paolo
Stanzani, un po’ per divertimento e un
po’ per sperimentare soluzioni utili a
migliorare la supercar di casa, modificarono
una Miura seguendo le indicazioni
dell’allegato J del regolamento
sportivo FIA, contenente le normative
tecniche per le competizioni. Wallace
era stato coinvolto fin dall’inizio nella
realizzazione e nello sviluppo della
Miura, quindi conosceva molto bene
la vettura e le sue potenzialità. Il V12
di Sant’Agata fu potenziato, senza diminuirne
l’affidabilità, con un albero