Nel 1655, proprio mentre Rembrandt
sta avviandosi al fallimento,
il palazzo nuovo di zecca può dirsi
concluso, e i pittori di vedute cominciano
a sbizzarrirsi, ritraendolo nelle
più diverse inquadrature. La cerimonia
d’inaugurazione risulta pomposa
ma un po’ freddina, visto che quasi
tutte le sale dello sterminato edificio
appaiono ancora spoglie: si apre la
fase della decorazione e dell’allestimento
degli interni, una splendida
occasione per i pittori, gli scultori,
gli ebanisti locali.
Il modello di riferimento sono le sale
sfarzose di Palazzo Ducale a Venezia,
in cui la scuola pittorica locale
celebra la gloria della Serenissima.
I dipinti destinati a ornare le pareti
e i camini del palazzo municipale
di Amsterdam devono aprirsi su
ventaglio di temi esemplari, dalle
gesta mitiche degli antichi antenati
batavi a scene solenni dell’Antico
Testamento, per indicare le virtù
civiche (giustizia, fede, frugalità,
amore di patria, fortezza