Lo studio condotto da un team congiunto di ricercatori dei Dipartimenti di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Chimica "G. Ciamician" e Fisica dell'Università di Bologna, ha avuto come scenario l'area circostante il cratere vulcanico sottomarino al largo dell'isola di Panarea, dal quale fuoriescono emissioni continue di anidride carbonica (CO2) che aumentano l'acidità dell'acqua circostante. Dalla periferia verso il centro del cratere l'acidità aumenta gradatamente, rispecchiando i valori previsti per gli oceani del globo per il 2100.