stampe, sia pronto a giurare sulla sua
grandezza di pittore.
Ruffo, Sandrart, il fiorentino Baldinucci,
i sussiegosi critici francesi, gli
ex allievi olandesi e tedeschi convertiti
al classicismo, la buona società
di Amsterdam, un po’ tutti insomma
sono sconcertati dall’aspetto trasandato,
macchiato, impastato di realtà
delle opere di Rembrandt.