Nel 2007 Gianni Zanasi ci aveva consegnato Non pensarci, un autentico successo di critica che aveva dato il la all'omonima serie tv. Dalla commedia di allora il regista emiliano conserva due degli attori, Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston. Ma è Mastandrea l'autentico protagonista e catalizzatore de La felicità è un sistema complesso. Che piaccia o non piaccia - ma alla fine non può che piacere - è lui l'accentratore. Dalla sua faccia ora soddisfatta, ora perplessa, ora smarrita, passa gran parte delle emozioni del film. E delle risate. Perché Mastandrea fa ridere anche solo con un'alzata di ciglio, con quel suo fare arruffato, con l'affanno di chi corre dietro alle situazioni per riparare quando invece basterebbe lasciare andare. È lui Enrico Giusti, un uomo che fa un lavoro particolare: distoglie dalla loro attività distruttiva dirigenti d'azienda irresponsabili e dannosi. "È convinto di fare la guerra alla new economy", spiega Valerio. "Una guerra epocale contro il nemico più grande di tutti, una guerra che non può vincere, perché vuole dimenticare la propria personale guerra, sulla sua emotività e sulle sue durezze". Enrico ha una vita irrisolta e crede di evitare la sua irresolutezza cambiando il mondo. È ossessionato dal non fare gli errori del padre; accecato da questa ombra, non riesce più a guardarsi allo specchio.
A Battiston è affidato un ruolo minore: figlio di un imprenditore (Teco Celio) che lucra sulle aziende vicine al fallimento, vive di cinismo, frustrazioni e insicurezze.
在2007年詹尼·扎納西將協調我們交付了不想一想,一個真正的成功的批評,其中已考慮到的,該homonymous系列劇。 從喜劇片,然後導演Emiliano保留兩個行動者,瓦萊裡奧德和約瑟夫·巴蒂斯頓。 但和德的真正主角和催化劑de幸福是一個復雜的系統。,無論我們喜歡與否,但最終不能,很高興-他是協調的。 在其面對現在滿意,現在困擾,現在已喪失了,將大部分的情緒的電影。 ,她笑著說。 德因為它使我笑甚至隻有一個解除了他的一個雙眼皮,做的事,
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