Tale tipo di pesca non è oggi più utilizzata in quanto mediante l'ingegno venivano sradicati interamente i vari ceppi di corallo e "arando" gli scogli, distruggendo così tutto l'ambiente sommerso dove lo strumento veniva fatto passare.In Sardegna, in particolare, si hanno notizie di usi ornamentali fin dal V secolo a.C. nelle zone di Nora, Tharros e Cagliari.